venerdì 6 luglio 2012

Come trattare le iperpigmentazioni dopo scleroterapia ?



L’incidenza di questa lieve complicanza va dal 10 al 30% e dipende sia dall’operatore (scelta della concentrazione e della dose giusta del farmaco, tecnica di iniezione) che dalla predisposizione del paziente. La macchie hanno una colorazione che va dal grigio al marrone scuro e compaiono di solito dopo alcune settimane dalla terapia sclerosante. Le macchie vengono definite pigmentazioni emosideriniche in quanto sono secondarie ad un accumulo locale di ferro nei tessuti. La presenza di ioni ferrosi e ossigeno determina la stimolazione dei melanociti con successiva produzione del pigmento melanico.
Da un punto di vista della prevenzione, è utile sospendere farmaci interferenti con l’emostasi ed eventualmente favorenti il sanguinamento (FANS, antitrombotici, fibrinolitici…), sospendere farmaci e cosmetici potenzialmente pigmento geni (tetracicline, cloro china, creme abbronzanti, coloranti, olio di bergamotto…) . Evitare l’esposizione solare o a lampade abbronzanti nel periodo post-trattamento.
Come terapia ambulatoriale, si possono avere buoni risultati utilizzando dei solubilizzanti emosiderinici come l’acido tricloroacetico e l’acido mercaptoacetico.




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